Dieci mesi.
300 giorni, più o meno.
Questo è il tempo che è passato dall'ultimo post e scoperte e decisioni importanti sono state fatte.
Ho preso piena consapevolezza che il lavoro che faccio non fa per me, che mi sta soffocando, e che lo devo lasciare il prima possibile.
Ho avuto l'ennesima conferma che è inutile voler apparire ciò che non si è perché tanto poi la verità viene fuori. Sempre.
Ho capito che preferisco stare tra la gente piuttosto che in un ufficio o in laboratorio per tutto il giorno.
Ho capito che preferisco stare a contatto con i bambini, perché sono la nostra parte migliore, quella sana e pura. Il nostro futuro e la nostra speranza.
Ho deciso di seguire un corso per lavorare con i bambini, per i bambini.
Ho capito che insegnare vuol dire rimboccarsi le maniche e imparare a giocare.
Ho preso consapevolezza che l'aria di questo Paese mi sta soffocando perché è stagnante.
Ho deciso di partire per studiare l'inglese e provare a vivere lì dove dovrei essere da anni, ossia fuori dall'Italia. Adoro il mio Paese, la sua storia, la sua cultura, ma spesso questo bagaglio mi sembra solo una pesante zavorra che lo ancora al fondo e non lo fa progredire.
Ho capito che sono stanca di vedere la vita dal buco della serratura.
Ho ripreso a scrivere, unicamente per diletto.
Ho scoperto di essere una persona che ascolta e che non punta il dito contro.
Ho scoperto di essere più tollerante di quanto pensassi.
Ho scoperto di avere più energia di quanta pensassi di avere.
Mi sono vista con gli occhi degli altri, e mi è piaciuto quello che ho visto.
300 giorni, più o meno.
Questo è il tempo che è passato dall'ultimo post e scoperte e decisioni importanti sono state fatte.
Ho preso piena consapevolezza che il lavoro che faccio non fa per me, che mi sta soffocando, e che lo devo lasciare il prima possibile.
Ho avuto l'ennesima conferma che è inutile voler apparire ciò che non si è perché tanto poi la verità viene fuori. Sempre.
Ho capito che preferisco stare tra la gente piuttosto che in un ufficio o in laboratorio per tutto il giorno.
Ho capito che preferisco stare a contatto con i bambini, perché sono la nostra parte migliore, quella sana e pura. Il nostro futuro e la nostra speranza.
Ho deciso di seguire un corso per lavorare con i bambini, per i bambini.
Ho capito che insegnare vuol dire rimboccarsi le maniche e imparare a giocare.
Ho preso consapevolezza che l'aria di questo Paese mi sta soffocando perché è stagnante.
Ho deciso di partire per studiare l'inglese e provare a vivere lì dove dovrei essere da anni, ossia fuori dall'Italia. Adoro il mio Paese, la sua storia, la sua cultura, ma spesso questo bagaglio mi sembra solo una pesante zavorra che lo ancora al fondo e non lo fa progredire.
Ho capito che sono stanca di vedere la vita dal buco della serratura.
Ho ripreso a scrivere, unicamente per diletto.
Ho scoperto di essere una persona che ascolta e che non punta il dito contro.
Ho scoperto di essere più tollerante di quanto pensassi.
Ho scoperto di avere più energia di quanta pensassi di avere.
Mi sono vista con gli occhi degli altri, e mi è piaciuto quello che ho visto.
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