Mi aveva colpito molto questo modo di raccontare il viaggio, di prendere nota di avvenimenti ed emozioni. Le foto attaccate sul taccuino, i biglietti del treno, un indirizzo di un albergo preso al volo, gli orari dei musei, una macchia di caffè preso in un bar di chissà quale città...un viaggio raccontato in modo insolito, personale, lontano dall'essere una guida turistica o un diario personale.
Bello, davvero!
Peccato a non aver conservato il link

Fatta una breve ricerca in rete, ho scoperto che questo quadernetto nero, con le pagine gialline, era il compagno di viaggio preferito da Bruce Chatwin e di altri viaggiatori, di intellettuali, artisti...
Mi piaceva l'idea di quadernetto da portar dietro e riempire di qualsiasi cosa passi per la testa e quindi mi sono rimessa alla ricerca di queste benedette Moleskine.
Non è stato facile trovarli all'inizio perché la loro produzione si era interrotta, ora si trovano ovunque e in ogni formato: a righe, quadretti, blocco per schizzi in acquerello, con pentagramma, rubrica, agenda e ora anche le moleskine dedicate a città, le city notebook, con all'interno la cartina dettagliata, sezioni per annotare ristoranti, alberghi, locali, cinema...fogli staccabili per scambiare messaggi e altro.
Ne ho comprata una, semplice, fogli bianchi. Devo dire però che non è facile riempire quei fogli. Cosa scrivere? Cosa mettere tra quelle pagine?
Quello che scrivo sul blog a ruota libera? Forse.
Pensavo di dedicare quel quadernetto ai miei viaggi e per un certo periodo ci sono riuscita. Poi ho avuto un arresto nelle mie peregrinazioni e quelle pagine sono rimaste vuote.
Credo che sia giunto il momento di ricominciare a scrivere.
In contemporanea anche sul blog vedrà il via una sezione Moleskine, una sorta di taccuino virtuale (credo che alla fine sia questa la funzione della maggior parte dei blog).
Vado a prendere la penna :-)
1 commento:
I Moleskine non sono taccuini sono finestre attraverso le quali possiamo vedere quello che ci pare.
Quando ne acquisti una, chiudi gli occhi e annusa le pagine bianche così capirai che cosa intendo.
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